“Esperienza”
Cosa dicono gli altri / (2) Comments / 17 Settembre 2015Riporto integralmente un passaggio del libro di Marianella Sclavi, L’arte di ascoltare e mondi possibili (edizioni Bruno Mondadori, 2003, pag. 202). Questo brano rende bene lo spessore della parola e del concetto:
“Esperienza” è un concetto complesso che collega fra loro tre diverse e opposte dimensioni dell’agire. Prima di tutto c’è l’avventurarsi in un territorio non familiare e non prevedibile. Il termine “esperienza” rimanda a “pericolo” e a “esperimento”. In secondo luogo c’è una connotazione di passività, del subire avvenimenti non previsti e dolorosi. Un apersona ricca di esperienza è una a cui sono successe tante cose, è passata attraverso molte siuazioni difficili. In terzo luogo c’è una connotazione attiva e di protagonismo: l’idea dell’apprendimento. Senza l’abilità di imparare da ciò che è successo non possiamo parlare di “esperienza”. L’espressione “imparare dall’esperienza” è un pleonasmo. “Imparare dall’esperienza”, “deuteroapprendimento” [cfr. Bateson] o “imparare ad imparare” sono sinonimi. Vogliono dire che in una situazione analoga uno saprà cavarsela meglio, capirà di cosa si tratta e arriverà a risolvere il problema più rapidamente.
Marianella Sclavi insegna Etnografia Urbana e Antropologia Culturale alla I Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Esperta di Arte di Ascoltare e Gestione Creativa dei Conflitti, svolge corsi di “Arte di Ascoltare” al Master di Analisi delle Politiche Pubbliche, Politecnico di Torino, al Master di Urban Management, Domus Academy di Milano e in vari corsi di specializzazione sulla Cooperazione Internazionale.
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