Il metodo esperienziale
Cosa dicono gli altri, Costruttivismo, Relazioni, Terapia con il cavallo / No Comments / 3 Agosto 2015Il modello terapeutico di EAGALA si fonda su una modalità di fare terapia che enfatizza il ruolo dell’esperienza nel promuovere la crescita personale ed il cambiamento.
Naturalmente EAGALA non è l’unica realtà a fare appello ai valori dell’esperienza come motore del cambiamento. George Albert Kelly (1905-1967, vedi ad esempio la voce Kelly in Wikipedia) lo psicologo che per primo ha parlato di costruttivismo e costrutti in psicologia e psicoterapia, fonda anche sulla valorizzazione del senso dell’esperienza il suo – quello che ora è diventato anche mio – approccio terapeutico.
Ma cosa vuol dire puntare sull’esperienza? Non è forse tutto esperienza nella nostra vita?
Da un certo punto di vista sì, potremo dire che nella vita tutto è esperienza, ma Kelly riserva alla parola esperienza un significato più ristretto. Egli afferma che facciamo esperienza tutte le volte che, in conseguenza della nostra attività nel mondo, cambiamo qualcosa del nostro modo di concepire gli eventi e noi stessi. Come dire: se io faccio la stessa cosa nello stesso modo per 20 anni, non ho 20 anni di esperienza ma ho una stessa puntuale esperienza ripetuta per 20 anni… Quindi: c’è esperienza tutte le volte che entriamo nel mondo, o in noi stessi, come degli scienziati – più o meno consapevoli – che fanno un esperimento: provano a fare delle cose, vedono cosa succede e traggono insegnamenti dagli esiti delle loro prove, perfezionando le loro teorie, aggiustandole, a volte anche rivoluzionandole. (In questo i bambini, pur nella loro parziale consapevolezza, sono bravissimi: operano nel mondo come scienziati attivissimi e imparano velocissimamente dalle loro esperienze – come ben sanno i nonni i cui punti deboli vengono individuati e sfruttati efficacemente nel tempo di un battito di ciglia.)
Fondare un approccio psicoterapeutico sull’esperienza significa focalizzare l’attenzione sull’esperienza che il paziente fa nella stanza della terapia e considerarla come un esperimento congiunto di importanza cruciale per la vita della persona, un esperimento relazionale in cui è proprio la relazione con il terapeuta il laboratorio in cui il paziente può mettere alla prova e cambiare le proprie teorie, le proprie idee, o – in termini costruttivisti – i propri costrutti.
Nella psicoterapia a mezzo del cavallo l’animale entra nel laboratorio esperienziale e la relazione che la persona instaura con lui, o con lei, può essere un importante occasione di cambiamento. Per usare le parole di EAGALA (la traduzione è mia): ciò significa che le persone “imparano da se stesse e dagli altri partecipando alle attività con i cavalli e poi discutendo ed elaborando i loro pensieri, i loro comportamenti, le loro emozioni, i loro vissuti”. E tutto avviene nella concretezza del momento presente e con la freschezza e l’intensità che solo l’esperienza del qui ed ora riesce a restituire.